THE EYE OF THE BELOVED

Francesco Savoretti ad Anversa per un progetto d’eccezione, con Patrizia Bovi, FadiaTombEl-Hage and Friends,  Kelly Thoma, RossDaly  e Peppe Frana. Un concerto dedicato all’incontro del repertorio della musica antica occidentale con i brani della tradizione Bizantina.

 

 

Il percussionista Marchigiano , lo scorso 21 Agosto, ha preso parte alla  produzione voluta dal festival Internazionale AMUZ di Anversa, festival di musica antica tra i più importanti al Mondo insieme a quello di Boston, Bruges,Toronto e Utrecht.

 

Savoretti si avvicina alle percussioni mediterranee, studiando all’università della Musica di Roma e a Siena Jazz. Le esperienze in Germania a Friburgo, a Creta in Grecia segnano il  proprio percorso artistico fatto di contaminazioni e un attenzione verso timbriche e sonorità uniche. Sente vicina la definizione di “ Cuoco Della Musica”, appellativo datogli dalla giornalista, critico musicale ElrethaBritz, del quotidiano Sud Africano “Volksblad”. Negli ultimi anni, il percussionista Marchigiano ha avuto all’attivo importanti collaborazioni sia nel Mondo Musicale che in quello Teatrale, basti ricordare alcuni nomi: La Mama Theatre di New York con ElizabethShadow per lo spettacolo al Festival dei Due Mondi Di Spoleto, Enzo De Caro, Cesare Bocci, David Riondino, Davide Vergassola e da ultimo MoniOvadia con lo spettacolo “Trasponde”. A livello Musicale ha condiviso produzioni discografiche e palchi conRossDaly, Micrologus, FadiaTombEl_Hage, Patrizia Bovi, Kelly Thoma, David Spillane, Riccardo Tesi, Eugenio Bennato, Luca Ciarla, Bevano Est,, Claus Boesser-Ferrari ( Ger), HeikoPlank (Ger), SandorSzabo (Ungh), Cary Gant (USA), HeaaterPaawue (USA), , Giovanni Seneca,Emilio Marinelli, Gabriele Pesaresi, Samuele Garofoli, Andrea Costa, Gionata Costa. Attualmente è impegnato nella programmazione della presentazione del suo ultimo lavoro discografico  con il musicista Peppe Frana, “UP  WELLING”, registrato e prodotto Da “Acanto Music”, presto anche nella regione Marche. Sta seguendo inoltre la nuova produzione Dello Spring Trio, presto in uscita.

 

 

L’artista italiana Patrizia Bovi rappresenta un punto di riferimento nazionale ed internazionale per quanto riguarda la musica medioevale e rinascimentale. Cantante dei Micrologus, storica formazione di musica medioevale, ha alle spalle più di 60 produzioni con i festival più importanti al mondo (Bruges Utrecht, Anversa), collabora con le massime istituzioni di ricerca e di formazione in campo musicale: Schola Cantorum di Basilea, con la Fondazione Royaumont per la realizzazione di un progetto di ricerca insegnamento e produzione su Adam de la Halle, in collaborazione con l’Università della Sorbona, Università di Saint Denis, Università Federico II di Napoli che ha portato al primo allestimento moderno del “Jeu de Robin et Marion” di Adam de la Halle, nella versione integrale e nella lingua originale. Regia di J.F.Dusigne.

 

Non Da meno la cantante di Beirut FadiaTombEl-Hage, considerata una delle voci più belle del Libano, porta avanti una continua ricerca sul canto bizantino e sulla tradizione Sufi (http://fadiatombelhage.com/home.php), Partecipa a numerosi progetti internazionali e a produzioni legate al canto popolare e sacro mediorientale.

Ospiti del progetto 2 musicisti cretesi d’eccezione : Kelly Thoma e RossDaly alla lira cretese e al Taru. RossDaly (https://en.wikipedia.org/wiki/Ross_Daly)è probabilmente uno dei personaggi più importanti al mondo in ambito della world music . Nei suoi viaggi in medio oriente e In Asia , cataloga e raccoglie non solo strumenti musicali delle varie regioni ma anche i vari stili e linguaggi musicali. Nel 1982 fonda a Creta quella che può essere considerata l’accademia più importante per lo studio degli strumenti tradizionali dell’area Ottomana, chiamando i docenti più validi e accogliendo studenti da tutto il mondo. E’ colui che apporta modifiche allo strumento tradizionale Cretese: La Lyra ad arco, che vengono fatte proprie e assorbite dalla tradizione, entrando nel repertorio condiviso.

 

La formazione del progetto si completa con la partecipazione di Peppe Frana all’Oud e al Chitarrino Medioevale. Il musicista Campano intraprende lo studio dell’oud turco e di altri cordofoni a plettro durante frequenti viaggi in Grecia e in Turchia, dove frequenta alcuni tra i più rinomati maestri: YurdalTokcan, OmerErdogdular, MuratAydemir, Daud Khan Sadozai, RossDaly stesso. Dall’incontro con i membri dell’Ensemble Micrologus scaturisce l’interesse per la musica del medioevo europeo e per il liuto a plettro, di cui diventa presto uno dei più apprezzati solisti e insegnanti. Dal 2013 studia liuto medievale presso la Schola Cantorum di Basilea sotto la guida di Crawford Young.

 

Dopo aver suonato in più di 40 paesi al Mondo , e partecipato a festival del calibro di : Montrèal Jazz Festival, Melbourne Jazz Festival, Jakarta Jazz Festival, Festival Europeo di Città del Messico, Festival Europeo di Algeri. il percussionista Marchigiano prosegue le sue collaborazioni internazionali, coronando un grande sogno.

 

Riporto di seguito un articoletto pubblicato tempo fa, quattro chiacchiere durante un piacevole incontro con l’amico Francesco Savoretti, nel 2014:

 

I racconti di Mamo.
Incontri, ricordi e riflessioni di un ateniese allevato a Sparta.

L’Etnica Globale: FRANCESCO SAVORETTI

“Dai!..vieni al concerto di Numana domenica 14 agosto che promuoviamo il progetto di Mediageneration. T’aspetto, mi raccomando…”
Francesco le fa ‘ste cose, perché è un amico, e un grande…I grandi fanno così, e so’ contento di averne tanti di amici come lui…perché ovunque vada mi fanno sentire a “casa”.
Sono andato a cercare un breve pezzo che avevo scritto un pajo d’anni fa, una chiacchierata che abbiamo fatto all’aperto in una soleggiata mattina d’ottobre.

Svizzera, Austria, Germania, Bosnia Herzegovina, Canada, Stati Uniti, Brasile, Argentina, Australia, Nuova Zelanda, Indonesia, Thailandia, India, Cina, Corea del Sud, Sud Africa, Paesi del Mediterraneo e Nord Europa…….Non è il programma e le destinazioni di volo di una compagnia aerea. Sono i luoghi dove Francesco suona nel corso dell’anno. Concerti, collaborazioni teatrali e cinematografiche, colonne sonore per la Buena Honda Films, lavori con Giorgio Strehler…..un curriculum impressionante.

“ Sono un percussionista, etnico. Ho iniziato quand’ero piccolissimo in casa, con papà, batterista anche lui. Il mio bisnonno suonava il tamburello nella banda del paese, dunque ero circondato da gente che “sbatteva” in continuazione….che dici?…che potevo fa’!?……
Diventato un po’ più grande andai a studiare percussioni afro-cubane a Roma, all’Università della Musica. Poi ho frequentato Siena e Friburgo, alla Tamburi Mundi, la più attrezzata scuola jazz esistente. Infine ho studiato a Creta, per assimilare i plettri extra europei, con maestri provenienti dal Medio e Lontano Oriente.”

“Vasto il mondo delle percussioni, vero?”

“Lo definirei sconfinato. Basta pensare alle timbriche. Ogni tradizione culturale ha sviluppato la propria ritmica peculiare. Mi sembra che esistano 6000 lingue riconosciute, figurati le cadenze musicali. Non c’è pausa nella ricerca. Più studio e più ne scopro. Per agevolare i ragazzi che vogliono contemplare questo “Universo”, anni fa, con Andrea Piccioni, Paolo Rossetti e Peppe Frana, abbiamo fondato la FRAME DRUMS ITALIA, una organizzazione che opera in campo nazionale ed internazionale, il cui obiettivo è quello di diffondere la cultura e le arti che popolano il mondo dei Tamburi a Cornice, strumenti a percussione dalla storia millenaria sviluppatasi negli angoli più remoti del pianeta. I partecipanti provengono da tutto i Paesi. Nelle varie edizioni sono intervenuti i più forti musicisti in circolazione, che hanno ovviamente alzato moltissimo il livello dei corsi.
Te lo dico con un certo orgoglio perché ti lascio immaginare quale genere di soddisfazione possa provare. Il nostro è stato considerato uno dei maggiori Festival mondiali del settore, vuoi per la qualità degli insegnati, ma anche per la cornice nella quale si svolge, La Foresteria del Viandante, un posto incantevole del monastero di Montelparo (FM).”

“Hai suonato praticamente dappertutto France’…Le emozioni più forti dove?”

“Dove ancora oggi mi tremano le gambe ogni volta che salgo su quel palco è al Montreal Jazz Festival (da non confondere con Montreux, in Svizzera. Quello è al secondo posto per importanza). Tu pensa che in certe occasioni ci sono 200.000 persone che assistono al concerto. Te le immagini 200.000 persone davanti a te che ti guardano, anzi, che ti ascoltano? Puoi essere bravo quanto ti pare, ma all’inizio ti caghi addosso. Poi fortunatamente la musica ti alleggerisce e superi il momento di crisi iniziale.
Un altro posto che mi piace tanto è a Bombay, però anche lì prima di cominciare stai teso perché l’India conserva forse la tradizione musicale più antica, dunque affronti il pubblico consapevole che sarà molto esigente. Una rispettosa soggezione c’è sempre prima di suonare.
Anche a Spoleto ho vissuto momenti magici, al festival dei Due Mondi di qualche anno fa. C’è qualcosa di speciale in quell’atmosfera che coinvolge musicisti e spettatori. Non so con precisione cosa sia, ma è così.
Comunque, al di là del contesto nel quale ti esibisci, le più forti emozioni le provi quando certe sere si instaura un’armonia particolare tra noi suonatori. Quando ti guardi, e sorridi, vuol dire che sei andato forte.”

Che bel mestiere quello del musicista.
Arrivo France’…arrivoooooo!

Mamo