DIMENSIONE MAGICA: Iginio Straffi

“Ogni sogno è valido, anche quello che sembra il più assurdo”. I.S.

Quattro chiacchiere con Iginio Straffi. La storia di un ragazzo che disegnava sui quaderni quando era a scuola, per poi diventare uno dei leader mondiali del cinema d’animazione. (febbraio 2014)

“I lettori sono personaggi immaginari creati dalla fantasia degli scrittori”. Mi piace questa citazione di Achille Campanile perché, anche se paradossale, credo corrisponda a realtà. La forza delle idee rende tutto possibile, magia compresa.

“Quel ragazzo che da giovane non smetteva mai di disegnare ora è a capo di un impero industriale le cui occupazioni, penso, siano di tutt’altro genere rispetto al piacere puro di ideare storie e personaggi fantastici: quanto è cambiata la tua vita in questo senso?”

“Credo che anche l’imprenditore sia un fantasioso, solo che a un certo livello si spostano i parametri. Chi fa impresa, e nel nostro caso in continua espansione, si trova continuamente a risolvere problemi che sorgono nella produzione, nella distribuzione, nell’amministrazione, e tante altre situazioni che una grande azienda deve affrontare quotidianamente, il che occupa gran parte del mio tempo.
Inizio a lavorare alle sette del mattino, da casa, rispondendo alle mail. Alle nove sono in azienda e ci rimango spesso fino alle dieci di sera perché le cose da sbrigare sono veramente tante. Esportiamo le nostre produzioni in 150 Paesi, e quando in Europa arriva la sera, è giorno dall’altra parte del mondo, dunque ti lascio immaginare la mole di lavoro da svolgere.”

“Solo lontanamente. Posso capire solo in parte quanto impegno sia necessario per sostenere un’impresa del genere. Ipotizzavi tutto questo quando hai cominciato?”

“Quando dai inizio ad un progetto speri solo che si avveri. Penso che tutti coloro che sono intenzionati a realizzare i propri sogni debbano possedere dei requisiti indispensabili: passione, dedizione totale, e la forza di andare avanti nonostante tutto. Quando ho cominciato ho dovuto prendere delle decisioni impegnative, che però sapevo essere necessarie. Ci sono state scelte felici e altre meno, qualche errore si commette sempre, però tutto è servito per arrivare dove siamo ora. L’attività non mi concede molto tempo da dedicare a me stesso e a chi mi è vicino, è vero, ma se si vuol arrivare a certi livelli le strade da percorrere sono obbligate.
Portare al top un’azienda non è come giocare la schedina e fare 13. C’è gente che opera nella finanza, per esempio, che dalla mattina alla sera, spesso speculando sulle necessità del prossimo, conquista fama e denaro. Non è quello il mio modo d’intendere la vita. Le capacità personali sono importanti, ma per sviluppare grandi progetti il prezzo da pagare è sempre alto, non c’è verso, e a tal proposito ho fatta mia una frase del Machiavelli: – Meglio fare e pentirsi che non fare e pentirsi -”.

“Eh, già. Mi sembra fosse Newton che rispondendo ad un giornalista che lo riteneva particolarmente privilegiato dalla Natura, rispose: – Mio caro signore, il 99% del genio è sudore -”.

 

 

 

 

 

“L’amore per il disegno nasce da una passione spontanea o qualcuno ti ha iniziato a questa arte?”

“No, non disegnava nessuno in casa. Credo che l’imprinting sia scaturito dalla lettura dei primi fumetti e dai cartoni animati che guardavo alla TV. Ancora conservo i quaderni di quando avevo sei, sette anni, sui quali disegnavo personaggi e storie che la mia fantasia inventava. Naturalmente con il tempo si diventa più bravi e sempre più convinti delle proprie capacità.
Diciamo che la mia è una forma d’irrequietezza che mi ha sempre stimolato a crescere, ed è probabilmente questo che ha permesso la pubblicazione dei miei primi lavori sulle più importanti testate fumettistiche italiane già a 18 anni, quando ancora frequentavo il liceo.”

“Il passaggio all’animazione come è avvenuto?”

“Sempre per irrequietezza. Sono convinto che se fossero vivi tutti i geni del passato farebbero tutti i registi. L’animazione e i film sono il compendio di tutte le arti, più che una poesia, un quadro, una musica presi singolarmente.
Ti racconto un episodio curioso di quei tempi: già quando ero diventato uno stimato fumettista, in famiglia, e in particolar modo mia madre, si stupivano che si potesse guadagnare da vivere disegnando scene e personaggi sui giornaletti, e ti assicuro che guadagnavo bene.
A 24 anni decisi di abbandonare tutto e trasferirmi in Francia per apprendere i segreti di quel lavoro per cui oggi esiste la Rainbow.
Quando le comunicai la notizia, le parole di mia madre furono:
Ma come? Hai pistato tanto per arrivare dove sei adesso, e lasci tutto? –
Le spiegai che dovevo rischiare perché credevo in quella scelta, e fortunatamente ho avuto ragione.”

“Che storia!…Come si arriva alla realtà di oggi?”

“Tornato dall’esperienza transalpina avevo accumulato ulteriore sapere e qualche risparmio. Pensai che fosse arrivato il momento di dare sfogo ad una nuova avventura: fondare un’azienda.
Coinvolsi alcuni amici che stimavo per le loro capacità e li convinsi a credere nel progetto. Con Don Pigini, che era da anni impegnato nel settore editoriale e aveva intuito le mie possibilità, più un gruppo di preziosi collaboratori, nel 1995 fondammo la Rainbow.
Fin dall’inizio fu un notevole successo, tanto che la RAI acquistava regolarmente le nostre produzioni. Il boom lo raggiungemmo con le WINX CLUB, una serie di cartoons in 3D che ora è seguita dai bambini di 5 continenti.”

Nel 2011 la Viacom, la multinazionale americana proprietaria di MTV, CBS, NICKELODEON e PARAMAUNT, è entrata in compartecipazione acquistando il 30% della RAINBOW.

“Hai dilettato tutto il pianeta Iginio. Salutiamoci con un messaggio rivolto ai giovani.”

“Beh, penso che la mia storia parli chiaro. Non dico che bisognerebbe scegliere la propria strada a 6 anni, ma intorno ai 15/16 ogni ragazzo dovrebbe avere un obiettivo e fare di tutto per realizzarlo. Il lavoro impegna ¾ della nostra vita e se non facciamo qualcosa che ci piace veramente, diventa dura. Ogni sogno è valido, anche quello che sembra il più assurdo. Passione per un’arte, qualsiasi arte, impegno costante e pazienza, tanta. Bisogna essere bravi in un mestiere, i risultati arrivano. Tutto qui.”

Tutti gli uomini che ce l’hanno fatta, che ho il piacere d’incontrare, mi dicono la stessa cosa. Possibile che si siano messi tutti d’accordo? Un abbraccio Iginio. Ciaooo…..

Mamo.